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Più passa il tempo, più i classici diventano nostri contemporanei. Ne spiegano le ragioni il filologo Maurizio Bettini e lo scrittore Matteo Nucci, in una puntata di Quante Storie che mette in risalto non solo l'attualità della letteratura greca e latina ma anche l'estrema libertà dei suoi miti rispetto ai canoni, spesso angusti e intrisi di pregiudizi, della cultura del nostro tempo.