Lie to Me

Le persone normali dicono tre bugie ogni 10 minuti di conversazione. Il dottor Cal Lightman (Tim Roth) riesce a individuare la verità analizzando il volto, il corpo, la voce e le parole delle persone. Quando qualcuno stringe le spalle, ruota una mano o solleva il labbro superiore, Lightman sa che sta mentendo. Analizzando le espressioni facciali, poi, il dottor Lightman capisce i sentimenti delle persone, dai rimorsi all’attrazione sessuale. Come lo stesso scienziato sa, però, questo sua capacità è sia un dono che una maledizione: anche i suoi amici e la sua famiglia mentono, esattamente come i criminali e gli estranei. E il dottor Lightman non sa solo se stai dicendo una bugia, sa anche il perché. Presso il Lightman Group, assieme a Cal, lavora un team di esperti messo insieme proprio dallo scienziato. Questa task force aiuta la polizia federale, quella locale e le agenzie governative nelle loro indagini sui casi più intricati. La dottoressa Gillian Foster (Kelli Williams) è una capace psicologia che lavora con Lightman: lei si concentra sulla visione d’insieme, mentre lui sui dettagli. Cal ha bisogno della dottoressa e della sua conoscenza del comportamento umano. Assieme a loro lavora anche Eli Loker (Brendan Hines), un ricercatore che disprezza cosi tanto le bugie da praticare quella che definisce “onestà radicale”: dice sempre quello che pensa e, spesso, ne paga il prezzo. Ria Torres (Monica Raymound) entra nel team dopo aver notato un’espressione di paura sul volto del dottor Lightman all’areoporto. Ria è capace di individuare le menzogne in modo “naturale”: nessuno glielo ha insegnato e, per questo, Cal e la dottoressa Foster la ingaggiano nel loro speciale team. Ben Reynolds (Mekhi Phifer) è un agente dell’FBI che lavora in pianta stabile presso il Lightman Group, aiuterà il team di studiosi nei vari casi a cui lavoreranno.