Francesco Aleardi della Valle è un ricco e potente latifondista, proprietario della tenuta di Campo Real, a pochi chilometri dalla città di San Paolo. Un giorno scopre di aver avuto un figlio illegittimo da una relazione con una donna sposata, ormai morta. Glielo fa sapere il marito, agonizzante, della stessa donna, il signor Alimondi: questi, dopo aver scoperto l'adulterio della moglie, si abbandona ad una vita di eccessi ed alcol e finisce rapidamente in rovina. Spinto allora dal rancore, Alimondi alleva il figlio illegittimo nell'odio, per vendicarsi del tradimento subito. Il ragazzo, cresciuto per la strada e nella fame, è considerato un piccolo selvaggio, per cui i pescatori lo chiamano "Juan del Diablo". Questo nome gli rimarrà appiccicato addosso poiché Juan non è mai stato né battezzato, né registrato all'anagrafe. Francesco, rendendosi conto della somiglianza tra sé e il figlio e delle doti nascoste di quest'ultimo, decide di portare Juan a Camporéal e di riconoscerlo contro il volere della moglie Sofia, ma prima di poterlo fare muore cadendo da cavallo. Sofia, preoccupata dell'amicizia che nel frattempo ha unito Juan al figlio Andrea e mossa dal risentimento verso Juan, decide di scacciare il ragazzo per separarlo dal figlio.