SINOSSI
Nel paese di Chinonso ci si prepara da sempre al Natale. Tutti sono indaffarati a comprare e spedire regali e solo in questo sembra risiedere il senso del Natale. La piccola Cindy Lou ha pero' il dubbio che questo non basti. Cerca allora di cambiare le cose convincendo il potente e viscido sindaco ad invitare alla festa il Grinch, un essere verde e peloso che vive con gli oggetti prelevati dalla discarica sulla cima del monte Bricioloso. Il Grinch, seppur riluttante accetta l'invito, ma durante la preparazione dei festeggiamenti riemergono le frustrazioni che aveva dovuto subire da piccolo. Decide allora di vendicarsi rubando tutti i doni, alberi di Natale compresi. Sara' l'occasione per riflettere sul vero significato della festa. Il Grinch sta ai bambini americani come Pinocchio sta (o e' meglio dire stava, vista la progressiva perdita di memoria per tutto quanto non sia di origine televisiva?) a quelli italiani. Pubblicato nel 1958 da Theodor Seuss Geisel, nato nel 1904 e divenuto il piu' famoso autore di libri per bambini negli Usa al punto di aver venduto, al momento della sua morte (1991) piu' di 400 milioni di libri. Seuss non aveva mai voluto cedere i diritti per una trasposizione cinematografica. Ora pero' ci siamo arrivati e il Grinch ha le fattezze, i gesti e (in originale) la voce di Jim Carrey. Che da' l'impressione di divertirsi un mondo nei panni e sotto il trucco (4 ore al giorno per applicarlo) dell'ironico essere peloso. Con l'aiuto di una regia sempre in movimento e di una scenografia che mette in scena un mondo senza angoli, Carrey ci accompagna in una satira sul consumismo cieco che non vuole fare del moralismo ma cerca solo di riportare un po' di equilibrio nei valori.